Corti, nato a Firenze nel 1952 ma da anni residente in Versilia, propone oli su tela in cui esili pini e policromi agrumi e campeggiano su sfondi dai colori glam. Dettagli quasi iperrealistici e una notevole morbidezza della pennellata caratterizzano i suoi lavori, assieme ad una composizione visiva dal taglio spiccatamente 'cinematografico'.
Greco, classe 1949, cilentino di origine ma toscano di adozione, presenta tecniche miste su juta e su carta, nelle quali dà vita ad un universo naturale trasfigurato da una soffusa vena lirica. Ogni materiale utilizzato da Greco viene per così dire rivitalizzato, assume una nuova identità grazie all'armonioso svolgersi del segno e al fluido digradare dei piani.
Morelli, nato nel 1967 a La Spezia, da tempo vive e lavora a Piacenza. Il giovane artista evidenzia la dimensione del ricordo nei rarefatti paesaggi dei suoi oli dal sapore materico: la sua è una pittura, per certi versi, 'mentale', ma anche profondamente legata alla natura e alle simbologie ad essa relative.
Il 39enne viareggino Taddei espone invece oli su carta e acqueforti, in cui tratteggia narrazioni 'minime' di evidente matrice concettuale: protagonisti dei suoi lavori sono gli inconfondibili 'omini', silenziose creature che vivono in un paradossale universo di equilibri precari, sempre in bilico tra malinconia ed ironia.
La mostra, organizzata in collaborazione con Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio, è corredata da 4 cataloghi e resterà aperta al pubblico fino al 24 dicembre.